18 marzo 2017

“Arrivederci” politica!

È risaputo che negli ultimi anni è cresciuta la sfiducia nei partiti, fortunatamente non è in discussione la partecipazione alla res publica.
Un tempo andavano di moda le sezioni locali, oggi i gruppi facebook.
È altresì evidente una divergenza tra cittadini e parlamentari sia sui temi etici sia sulle riforme strutturali dello Stato.
Lo dimostrano i faticosi dibattiti sul testamento biologico, sull'eutanasia, sulla legalizzazione della cannabis e il risultato dell’ultimo referendum costituzionale.
I partiti vanno da una parte, i cittadini (molto più consapevoli di un tempo) vanno dall'altra!
Da socialista democratico la vivo come una sconfitta.
I partiti, il mio partito e quelli riformisti, non sono stati in grado di interpretare i bisogni e le richieste degli italiani.

Dai piccoli consigli comunali, alle sedi regionali, sino alle aule parlamentari si consumano favori tra forze politiche e lobby di potere, numerosi casi di malaffare e di corruzione intaccano uno degli architravi della democrazia, il principio di rappresentanza.
Coltivare i propri interessi senza pensare al bene comune provoca una rottura difficile da sanare.
Non importa se alcuni eletti appaiono giusti e volenterosi, l'intera classe politica paga le conseguenze di queste cattive abitudini dure a morire. Non dovrebbe andare così, lo sappiamo.

Da sempre appassionato di politica, nel 2012 ho deciso di attivarmi per contribuire in prima persona al rilancio delle idee e dei valori socialisti e libertari, l'ho fatto prima nel PSI, poi nel PD e nuovamente in quello che rappresenta il più antico movimento di emancipazione dei lavoratori e degli oppressi, il Partito Socialista Italiano.
Difficile coniugare ideali a pragmatismo, ma questo è lo sforzo che un politico deve fare.
I risultati in questi anni non si sono visti, certamente ho avuto modo di accrescere il mio bagaglio culturale, ma di politiche sociali attive solo l'ombra.

Dalla sconfitta dei democratici americani alla crisi che stanno affrontando laburisti inglesi e socialisti francesi, si denota l'inadeguatezza delle forze progressiste internazionali nel farsi carico del disagio dei propri connazionali.
Chi vive nei centri agiati, frequenta salotti "perbene" e si circonda di lusso difficilmente potrà entrare nel merito dei veri bisogni di coloro che sono nati indietro.
La Sinistra "caviale e champagne" ha oscurato figure come Sandro Pertini, Enrico Berlinguer.
Li citano, eccome se li citano, ma nei fatti si smentiscono sempre.
I cittadini osservano con attenzione e prendono le distanze: ecco il moltiplicarsi di movimenti populisti, sovranisti, nazionalisti.
Saranno capaci una volta al potere di non sbugiardarsi anche loro?
A Roma, il caso Raggi mostra già alcune perplessità.
Politica contro anti-politica?
Suvvia... chi mette in scena questo teatrino mente sapendo di mentire.
In realtà abbiamo sul tavolo due modalità di occuparsi della cosa pubblica.
C'è chi si barrica nella sicurezza dell'establishment e chi vuole scardinare democraticamente l'intero Sistema per sostituirlo con “non si sa bene cosa”.
Io mi arrendo... nessuna delle due prospettive trova il mio endorsement.

Eccomi giunto al capolinea.
Non perché ho smesso di lottare, ma per lottare in maniera differente.
Partendo dal popolo per il popolo.
Il volontariato sociale una possibile risposta.
La politica oggi è scontro: a volte si condividono tesi e programmi, ma le differenze devono essere sempre rimarcate. L’obiettività non è contemplata, l’autocritica men che meno.
Io stesso sono caduto in questo perfido gioco. Col mio blog amatoriale ho cercato di lanciare degli stimoli, di rilanciare la buona politica assieme ai compagni della sezione PSI di San Giuliano Mil.se, ma il bilancio di questi anni appare tendenzialmente negativo.
È inoltre sotto gli occhi di tutti l'implosione del PD.
La Sinistra è divisa in numerosi rami incapaci di convergere in un unico tronco.
A questo punto il mondo è là fuori, basta solo avvicinarsi e prendere realmente per mano chi ha bisogno. Divulgare valori di laicità, di giustizia sociale, di uguaglianza è possibile senza tesserarsi ad un partito.

Torno ad essere un “uomo libero senza dovermi “vergognare” degli appoggi incondizionati che i socialisti (a livello nazionale) in questi anni hanno offerto a politiche pseudoriformiste, fatte di slogan, annunci e slide.
Di fatto l’Italia non è ripartita: i cittadini hanno bocciato la legislatura che ha portato Matteo Renzi a Palazzo Chigi.
Quando ci si iscrive a un partito occorre essere leali, anche critici, ma leali e io (avendo avuto ruoli legati alla comunicazione) di divulgare proposte e idee lontane dal mio modo di concepire termini come Riformismo, Sinistra e Socialismo proprio non ci riesco.
Mi sembra più corretto interrompere questa esperienza.
Forse sono troppo “rigido”, forse non sono ancora abbastanza “preparato”, forse ancora troppo “idealista”, ma certamente non sono un lacchè!

“Arrivederci” politica! Osserverò le tue evoluzioni o le tue involuzioni, saluterò con favore ciò che di buono sarai capace di produrre, criticherò le tue lacune, sarò al tuo servizio fuori da certi luoghi.
Sarò socialista non più “tra i socialisti”, abituati negli ultimi anni a guardarsi l’ombelico, sarò socialista tra la gente.

Un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno creduto in me, a quelli che mi hanno “sopportato”, a quelli che mi hanno criticato permettendomi di crescere, a tutti i compagni socialisti e democratici con cui in questi anni ho avuto a che fare. Non sono contro di voi, sono con voi in un piano parallelo, apparentemente differente, spero altrettanto utile.

Davide Tosello