Ora
si vuole cambiare verso e, mentre i trasformisti conservatori riescono a
ottenere un buon risultato conquistando con le elezioni di maggio una grande
fetta del parlamento di Strasburgo, i socialisti pagano un duro conto poiché
non sono riusciti a rappresentare la parte più progressista della popolazione.
I
compromessi accettati hanno punito il PSE ma in Italia il nuovo volto della
politica nostrana, rappresentato da Renzi, ha permesso al più importante e
numeroso gruppo della Sinistra riformista europea di non crollare sotto i colpi
dei populismi e delle destre reazionarie e neoconservatrici.
Sarà
molto difficile voltare pagina in quanto si prospettano alleanze spurie, figlie
illegittime della necessità di mantenere l'ordine costituito.
Si
prospetta indubbiamente l'ennesimo compromesso.
Questa
volta il cittadino europeo è più attento, il portafoglio piange, i disoccupati
sono oltre il 10%, i consumi stentano a crescere... insomma se alle prossime
elezioni europee non si desidera un nuovo e più forte scossone di anti-politica
(con ripercussioni sui sistemi democratici dei nostri stati liberali) questa
volta i compromessi dovranno riguardare unicamente la crescita.
Ben
vengano! Già... l'esigenza ora è questa, quella di mettere in condizione i
paesi dell'Unione di progredire senza dover soccombere a vincoli di bilancio o
a regole restrittive che impediscono alle imprese di sollevarsi da anni di
burocratici freni imposti.
Tutto
questo deve andare di pari passo con la tutela dei diritti. Non solo di quelli
acquisiti: la strada da fare, soprattutto qui in Italia, è assai tortuosa a
causa delle resistenze di una certa area ultracattolica che non ha permesso il
naturale evolversi della società.
Unioni
civili, testamento biologico, regolamentazione della prostituzione e
liberalizzazione delle droghe leggere sono ancora temi scottanti sul tavolo e
appare assai arduo, con codeste alleanze politiche (ved. NCD, SC, PD),
intraprendere serie scelte libertarie.
Matteo
Renzi porta in Europa una ritrovata e rinnovata Sinistra che coniuga libero
mercato a principi di uguaglianza e solidarietà, un PD capace di ridare slancio
al Partito Socialista Europeo e al suo gruppo S&D (Socialisti &
Democratici) scardinando una certa ortodossia che stava impigrendosi
trascurando il fine, quello del Progresso.
Il consenso popolare di
Renzi non deve trarci però in inganno, saremo soddisfatti solo a risultati
ottenuti... ora è tempo di una battaglia democratica al suo fianco.
(Risultati Elezioni Europee 2014)