16 gennaio 2019

RETORICA SOVRANISTA E ALTERNATIVA PROGRESSISTA

Con la cattura di Cesare Battisti si è instaurato un clima di linciaggio sulla pubblica piazza che vede alla regia il nostro "amato" ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
Con le "sue" divise, la sua retorica sovranista, le sue non troppo velate volgarità, il suo cattolicesimo da crociata, il suo giudicare da "bar dello sport"... potrei continuare...
Cesare Battisti è stato condannato dalla giustizia italiana, sconti ora la sua pena con la dignità di un uomo.
Non mettiamoci il carico da novanta.
Vedo che l'idea di recuperare un detenuto per Salvini e i suoi amici non è nemmeno contemplata, per lui Battisti deve "marcire" nelle "patrie galere", è un terrorista "comunista", "infame" e "vigliacco".
Un linguaggio che fa proprio onore a un ministro della Repubblica.
Un linguaggio che fa proprio onore alla democrazia.
La propaganda elettorale entra nel vivo... è questa l'Italia che vogliamo?

Costruire una credibile opzione a questo governo Lega-5 Stelle non è facile, il rischio è quello di cadere in tentazione e parlare la stessa lingua nazional-populista.
Invece i temi devono essere affrontati prendendo il toro per le corna, occorre declinare il manifesto di alternativa attraverso il contributo di un vasto fronte comune, possibilmente di stampo progressista.
Se le ricette novecentesche non sono oggi più valide, sono ancor validi i motivi che fecero sorgere i movimenti operai, socialisti, il mutuo soccorso.
Alla base il concetto della solidarietà, l'idea di poter affrontare assieme le questioni sociali ed economiche partendo dai bisogni degli ultimi.

Validi quindi i valori e gli ideali.
Senza incorrere negli stessi errori, il massimalismo su tutti, occorre riprendere il filo del discorso laddove si è interrotto.
Dopo il crollo del muro di Berlino la sinistra internazionale si è lasciata attrarre dai governi tecnocratici della Finanza.
Senza voler aprire lunghi e sterili dibattiti sull'argomento, ognuno di noi deve compiere una riflessione sulle colpe della Sinistra.
Senza indugi occorre però poi voltar pagina, la povertà dilagante, le nuove patologie come la depressione o i gravi disturbi alimentari aumentano, la tecnologia sarà capace di servire l'uomo o sarà l'uomo schiavo dei nuovi strumenti tecnici?
Il clima è in pericolo, tristemente in pericolo.
I flussi migratori e il terrorismo fondamentalista sono temi urgenti da risolvere, nessuno di noi si può sottrarre dall’affrontare l’attualità.

Ecologia, uguaglianza, diritti civili, internazionalismo, cultura, scienza, equilibrio pubblico-privato, sono bandiere del linguaggio progressista.
Non siamo vinti, siamo pronti per affrontare la prossima battaglia politica.
Uniti, perché senza unità non ci sarà vittoria.
Il mio è quindi un invito a metter da parte rancori, personalismi e divisioni per entrare in una nuova ottica promotrice di libertà e giustizia sociale.