Già il 2 marzo si era svolto nella Sala Previato in Piazza della
Vittoria il primo incontro che tracciò, tramite i rappresentanti dei due
partiti Massimo Molteni (SEL) e Galdino Cassavia (PSI), alcune linee guida per promuovere un raggruppamento di forze progressiste non
allineate con l'attuale gestione politico-amministrativa della città
I temi sottoposti: riportare la democrazia partecipativa
nel luogo in cui la politica svolge il ruolo principe, il municipio; costituire
una rete di coordinamento tra le varie associazioni del terzo settore che non
rientrano necessariamente dentro le consulte già attive; rimettere al centro le
tutele dei lavoratori e il rispetto dell'ambiente; declinare attraverso
prospettive differenti il tema della sicurezza; garantire trasparenza e
diritto.
Ieri sera è stata invece presentata la candidatura a
Sindaco di Francesco Marchini.
Questo giovane appassionato di politica che ha dimostrato
il suo impegno nel sociale e nelle sue funzioni di consigliere comunale di Sinistra Ecologia e Libertà credo sia il
candidato ideale per ristabilire una visione della politica fatta di valori e
ideali coniugati alla necessità del pragmatismo.
Gente comune, semplice e libera, esponenti del
volontariato, delle forze della Sinistra
locale hanno potuto prendere atto della volontà di considerare utile e
necessario il cambiamento.
Affinché ogni cittadino riconosca il volto pulito,
semplice e volenteroso di Francesco come proprio rappresentante e possa
sentirsi parte di un progetto comune e partecipato occorre costruire una
coalizione più ampia che possa aggregare tutti coloro che non hanno gradito la
mistificazione del termine “riformismo”
e non accettano questa forte antipolitica che spinge molti disillusi a scegliere
lidi pericolosi (le elezioni amministrative tedesche hanno reso evidenti certe
tendenze).
I socialisti, comunità in cui io mi riconosco pur non
essendo più iscritto, non devono lasciare al Partito Democratico l’esclusiva di un termine, Riformismo appunto, che fa riferimento ad una storia (la nostra
storia di socialisti) che parte da lontano: Greppi, Aniasi e Tognoli (giusto
per citarne alcuni) ne furono i primi rappresentanti dal dopoguerra in poi
nella città di Milano.
Si avvicinano inoltre due importanti eventi.
Il 17 aprile ci sarà il referendum sull’attività di
ricerca ed estrazione di idrocarburi nel nostro Paese. Occasione, mi auguro,
sia per i socialisti che per i rappresentanti di SEL di votare Sì contro le trivelle per impedire alle
società petrolifere di sfruttare i nostri giacimenti e soprattutto per
promuovere la decarbonizzazione
dell'energia: occorre mettere a punto fonti di energia pulita, così come
previsto dalla Conferenza sul clima di
Parigi.
Più avanti il NO
alla “pseudoriforma” costituzionale sarà motivo di un ulteriore percorso
comune.
Prendiamo atto che il PD ha decisamente cambiato strada,
inseguendo le chimere del centro-destra.
Con coraggio e determinazione occorre ora non sbagliare direzione e contribuire
alla nascita di questa futura coalizione per rendere concreti i valori guida
della Sinistra: solidarietà e integrazione,
uguaglianza, giustizia sociale, progresso.
Una Sinistra
senza i socialisti non ha ragione d’essere.