PD, SEL, PSI offrono il loro voto a una personalità,
seppur rispettabile, di chiara estrazione democristiana.
Non è certamente la figura che un progressista si aspettava
di vedere al Colle.
Indipendentemente dall'appartenenza politica mi auspicavo
un Presidente laico e capace di proiettarci verso il futuro. Ma non è andata
così.
Ad ogni modo si accetta il verdetto dell'urna, siamo in
democrazia, e auguro di cuore buon lavoro
al nuovo Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Non mi voglio soffermare molto su questa vicenda perché
trovo più gravoso l'accettazione senza riserve delle norme sul Lavoro (Jobs
Act) e sulla Legge Elettorale (Italicum).
Nel frattempo la Grecia mette in discussione i parametri
del rigore imposti dalla Troika grazie alla caparbietà di Alexis Tsipras.
La sua Sinistra di popolo dopo aver vinto le elezioni è
pronta a dar battaglia a Merkel & Co.
Purtroppo si deve riscontrare che, dopo tante campagne
anti-austerity, lo stesso Martin Schulz, rappresentante autorevole del PSE, non
pare voler discutere oltremodo con la possibile speranza greca.
Che la Sinistra italiana fosse "al bivio", per
non dire "alla frutta", già lo abbiamo assodato ma che il Socialismo
Europeo fosse sul viale del tramonto... beh... sinceramente mi rammarica.
Syriza vince perché unisce, un esempio di Sinistra di
lotta e di governo che raggruppa visioni diverse (socialisti democratici,
ambientalisti e comunisti) ma concordi nella critica all'attuale neoliberismo.
A questo punto, tornando in Italia, come dovremmo
muoverci?
Human Factor, l'assise organizzata da SEL, ha provato a
dare delle risposte: nuovo soggetto guidato da più coordinatori e doppia
tessera.
Ognuno poi, ha voluto marcare il territorio con il
proprio egoismo e penso proprio che nonostante la buona volontà degli amici e
compagni di SEL non ci sia nessuna prospettiva futura dopo questa lodevole
iniziativa.
Il fulcro, a parer mio, è quello di divenire realtà nei
territori.
Il coinvolgimento di associazioni, circoli, singoli
attivisti, partiti, movimenti che si riconoscono nei valori di uguaglianza e
giustizia sociale debbono in qualche modo coordinarsi per attuare politiche
sociali attive.
Syriza vinche per questo: unisce, pensa e agisce!
In Italia dobbiamo aggregare le realtà che si considerano
alternative al Patto del Nazareno e dopo aver vagliato le strategie occorre
tornare protagonisti di rinnovate soluzioni ai problemi della gente.
Syriza in qualche modo ricorda la purezza dei primi
movimenti socialisti e delle prime società di mutuo soccorso di fine ottocento.
Se oggi si mettesse in piedi una sorta di Federazione che
racchiuda in sé le speranze di un'Italia progressista e potesse in qualche
maniera coordinarsi con il terzo settore, sviluppando un pulsante cuore
centrale indissolubile su cui fondare l'alternativa all'attuale vuoto politico
della Sinistra, nascerebbe senz’altro qualcosa di simile alla formidabile
formazione popolare greca.
Tsipras non avrà una sponda da Schultz e dai pseudo-socialisti
europei è allora compito della Sinistra italiana riconoscere le sue giuste
battaglie e offrire il massimo della collaborazione affinché una nuova Europa
dei popoli liberi e solidali rinasca e si fortifichi.
I valori del Socialismo sono ancora vivi e, in quanto
eterni, sono da spendere per una giusta lotta, quella alla povertà: una
condizione che affligge milioni di europei.
Avanti!