12 aprile 2019

Elezioni Europee 2019: i socialisti con +Europa

L'idea di una lista ampia e plurale che mesi fa Calenda auspicava non si è realizzata.
Il Partito Democratico non ha abbandonato di fatto la vocazione maggioritaria e sente di poter essere ancora egemone all'interno del complesso mondo del Centro Sinistra.
I socialisti, con il nuovo segretario Enzo Maraio, questa volta rinunciano all'ala protettrice dem e stringono un'alleanza elettorale con i liberali di Più Europa.
Bene, un segnale di discontinuità!
Di fatto non si rinuncia al riformismo, ma si vuol costruire una più vasta coalizione contro l'internazionale nera.
Una coalizione capace di andare oltre al patto tra ex-comunisti ed ex-democristiani, un'alleanza ricca di sfumature che possa comprendere tutte le forze repubblicane, democratiche, civiche, progressiste, liberali, europeiste, laiche, garantiste, libertarie e socialdemocratiche.
Il PD nemmeno con Zingaretti ha dato particolari segnali di apertura.
Ecco perché voterò convintamente il simbolo di +Europa alle imminenti elezioni europee.
Il Partito Socialista Italiano offrirà il suo contributo a un progetto politicamente "alto" e lungimirante, dove pragmatismo e ideali troveranno il loro giusto equilibrio.




3 aprile 2019

ENZO MARAIO GUIDA I SOCIALISTI DEL FUTURO

Il 6° congresso del piccolo Partito Socialista Italiano si è concluso domenica 31 marzo a Roma con l'elezione del quarantenne campano Enzo Maraio a segretario nazionale.
Luigi Iorio, l'altro candidato, si è distinto particolarmente per aver raggiunto una convergenza all'ultimo momento supportando la tesi politica di Maraio e consentendo un'elezione per acclamazione. Un solo astenuto, tutti favorevoli.
Oltre 500 delegati provenienti da tutta Italia hanno dato esempio di dialettica politica, di democrazia e di orgoglio in tempi di antipolitica.
Il populismo è stato smascherato, l'unico antidoto è l'impegno politico e la consapevolezza di essere eredi di una storia, quella socialista, fatta di conquiste sociali e di diritti civili che hanno arricchito nel profondo il nostro Paese.
Nulla va disperso, le numerose associazioni e piccoli movimenti della galassia socialista devono prendere atto di questo desiderio e di questa necessità di unione d'intenti.
Tutti coloro che, come me, in questi anni si sono defilati è bene che mettano da parte i propri interessi per agevolare l'unità di tutte le forze riformiste contro il nazional-populismo.
Unico vero nemico, capace di mettere in discussione l'assetto democratico dello stato repubblicano, è il vento dell'antipolitica.
Basta con i loro slogan privi di senso "popolo contro élite", "imprenditori prenditori" o sciocchezze simili.
Rimettere al centro un serio, lungimirante programma progressista fatto di redistribuzione della ricchezza e sviluppo economico occorre a tutti, "popolo" ed "élite".
La nostra democrazia rappresentativa sta subendo giorno dopo giorno, a causa del pressappochismo gialloverde, una terribile decadenza simile al "diciannovismo".
Evitiamo tutti insieme di scoprire cosa succederà poi, uniamo le nostre forze affinché l'attuale governo esaurisca la carica distruttiva.
Il Partito Democratico con Zingaretti ha chiuso definitivamente con lo stile renziano, ultraliberista e privo di capacità di dialogo. La vocazione maggioritaria è forse stata abbandonata.
Sparare a zero contro i nostri vicini alleati, come afferma giustamente l’ex segretario Riccardo Nencini, è come fare del male a noi stessi.
Le elezioni europee sono vicine, auspico una larga e plurale intesa delle forze che si riconoscono nel Partito del Socialismo Europeo.
Diamo slancio al più antico partito italiano, baluardo di democrazia e sinonimo di libertà, evviva il PSI! 

Il nuovo segretario PSI, Enzo Maraio