L'idea di una lista ampia e plurale che mesi fa Calenda auspicava non si è realizzata.
Il Partito Democratico non ha abbandonato di fatto la vocazione maggioritaria e sente di poter essere ancora egemone all'interno del complesso mondo del Centro Sinistra.
I socialisti, con il nuovo segretario Enzo Maraio, questa volta rinunciano all'ala protettrice dem e stringono un'alleanza elettorale con i liberali di Più Europa.
Bene, un segnale di discontinuità!
Di fatto non si rinuncia al riformismo, ma si vuol costruire una più vasta coalizione contro l'internazionale nera.
Una coalizione capace di andare oltre al patto tra ex-comunisti ed ex-democristiani, un'alleanza ricca di sfumature che possa comprendere tutte le forze repubblicane, democratiche, civiche, progressiste, liberali, europeiste, laiche, garantiste, libertarie e socialdemocratiche.
Il PD nemmeno con Zingaretti ha dato particolari segnali di apertura.
Ecco perché voterò convintamente il simbolo di +Europa alle imminenti elezioni europee.
Il Partito Socialista Italiano offrirà il suo contributo a un progetto politicamente "alto" e lungimirante, dove pragmatismo e ideali troveranno il loro giusto equilibrio.
12 aprile 2019
3 aprile 2019
ENZO MARAIO GUIDA I SOCIALISTI DEL FUTURO
Il 6° congresso del piccolo Partito Socialista Italiano
si è concluso domenica 31 marzo a Roma con l'elezione del quarantenne campano Enzo Maraio a segretario nazionale.
Luigi Iorio, l'altro candidato, si è distinto
particolarmente per aver raggiunto una convergenza all'ultimo momento
supportando la tesi politica di Maraio e consentendo un'elezione per
acclamazione. Un solo astenuto, tutti favorevoli.
Oltre 500 delegati provenienti da tutta Italia hanno dato
esempio di dialettica politica, di democrazia e di orgoglio in tempi di
antipolitica.
Il populismo è stato smascherato, l'unico antidoto è
l'impegno politico e la consapevolezza di essere eredi di una storia, quella
socialista, fatta di conquiste sociali e di diritti civili che hanno arricchito
nel profondo il nostro Paese.
Nulla va disperso, le numerose associazioni e piccoli
movimenti della galassia socialista devono prendere atto di questo
desiderio e di questa necessità di unione d'intenti.
Tutti coloro che, come me, in questi anni si sono
defilati è bene che mettano da parte i propri interessi per agevolare l'unità
di tutte le forze riformiste contro il nazional-populismo.
Unico vero nemico, capace di mettere in discussione l'assetto
democratico dello stato repubblicano, è il vento dell'antipolitica.
Basta con i loro slogan privi di senso "popolo contro élite", "imprenditori prenditori" o sciocchezze
simili.
Rimettere al centro un serio, lungimirante programma
progressista fatto di redistribuzione della ricchezza e sviluppo economico
occorre a tutti, "popolo" ed "élite".
La nostra democrazia rappresentativa sta subendo giorno
dopo giorno, a causa del pressappochismo gialloverde, una terribile decadenza
simile al "diciannovismo".
Evitiamo tutti insieme di scoprire cosa succederà poi,
uniamo le nostre forze affinché l'attuale governo esaurisca la carica
distruttiva.
Il Partito Democratico con Zingaretti ha chiuso
definitivamente con lo stile renziano, ultraliberista e privo di capacità di
dialogo. La vocazione maggioritaria è forse stata abbandonata.
Sparare a zero contro i nostri vicini alleati, come
afferma giustamente l’ex segretario Riccardo Nencini, è come fare del male a
noi stessi.
Le elezioni europee sono vicine, auspico una larga e plurale intesa delle forze che si
riconoscono nel Partito del Socialismo Europeo.
Diamo slancio al più antico partito italiano, baluardo di
democrazia e sinonimo di libertà, evviva il PSI!
Il nuovo segretario PSI, Enzo Maraio |
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