Iscritti e non-iscritti
potranno scegliere il loro futuro leader fra tre candidati: Gianni Cuperlo,
Matteo Renzi e Giuseppe Civati.
Se si potesse, io li
sceglierei tutti e tre!
Non solo perché
"uniti si vince" ma perché tutte e tre le figure in questione esprimono
volti di quel mondo in cui io mi riconosco.
Un mondo plurale,
solidale, desideroso di cambiamento, che mette al centro il lavoro e la dignità
degli oppressi. Un mondo dove la giustizia e l'uguaglianza dovrebbero essere i
criteri di riferimento del legislatore.
Detto questo c'è poco da
fantasticare, oggi si chiede concretezza pertanto io scelgo Matteo Renzi.
In lui trovo
innanzitutto rappresentata quella che è l'attuale richiesta di ogni cittadino:
la sana ambizione di voler cambiare davvero questo Paese.
È vero, Renzi non è
propriamente un uomo di Sinistra ma ha sposato coraggiosamente la causa.
Questo significa che
dovrà tener conto della storia e dell'identità di un popolo, quello della
Sinistra appunto, che per troppi anni ha accettato passivamente l'incoerenza e
la poca efficacia dei propri rappresentanti.
La Sinistra saprà
certamente aprirsi ma dovrà includere anche le storiche anime riformiste (quella
repubblicana, socialista, ecc...) come giustamente Civati ha sottolineato nel
suo discorso del 24 novembre alla Convenzione Democratica di Genova.
Cuperlo nello stesso
giorno ha precisato quanto sia necessario andare in controtendenza alle
politiche che hanno deprezzato in questi anni il valore del Pubblico e hanno
svalutato il Lavoro e la dignità dei lavoratori tutti.
Ebbene i tre punti di
Renzi vanno in questa direzione: Riforme, Lavoro ed Europa.
Se si assume questa responsabilità,
ha dalla sua parte milioni di cittadini.
Io mi schiero con lui ma
non intendo definirmi "renziano".
Basta con le correnti
interne al Partito Democratico, basta con gli opportunismi, basta con gli
uomini soli al comando!
Insieme creiamo una
Sinistra plurale capace d'interpretare i bisogni di oggi, riducendo al minimo
la burocrazia, favorendo gli star-up delle aziende, firmando accordi
migliorativi per la condizione dei lavoratori, risolvendo la crisi del credito
bancario, cambiando la comunicazione dei mass media per evidenziare davvero le
notizie che contano e non i gossip.
Ripartendo
dall'Istruzione certamente Renzi ha scelto un tema a me caro.
Rilevante è la necessità
d’irrigare questo paese di cultura senza cedere alle tentazioni di ridurre la spesa
per l'istruzione come spesso accade in questa Italia povera di “cervelli”.
Di Cuperlo apprezzo la
sua preparazione e la sua chiara identità politica ma serve a poco essere un intellettuale
di Sinistra se oggi si predica il cambiamento e fino a ieri si è stati complici
dell’inconcludenza parlamentare.
Ora è tempo di dare
spazio a una nuova classe dirigente.
Di Civati apprezzo la
sua coerenza e il suo coraggio ma non si deve essere a tutti i costi
"contro" per apparire.
Di Renzi condivido il
motto "orgoglio, dignità e bellezza" siamo in grado, tutti assieme,
di cambiare verso?
Io ci metto la faccia,
appoggio come futuro segretario democratico Matteo Renzi proprio nella speranza
di rimettere in gioco la partecipazione dei cittadini alla vita politica.
L'entusiasmo, anche nei
momenti difficili, ci deve dar forza per svoltare.
In Europa il cambiamento
porta il nome del Partito Socialista Europeo, Renzi ha chiaramente espresso
l'intenzione di aderirvi e così anche gli altri candidati.
Un punto in comune non
indifferente perché proprio dalle prossime politiche comunitarie si deciderà il
futuro dell'Italia e dell'Europa.