25 novembre 2013

GIOCHIAMO LA CARTA RENZI

L'8 dicembre 2013 il popolo del centro-sinistra è chiamato a eleggere, attraverso il meccanismo delle Primarie, il nuovo segretario del Partito Democratico.
Iscritti e non-iscritti potranno scegliere il loro futuro leader fra tre candidati: Gianni Cuperlo, Matteo Renzi e Giuseppe Civati.
Se si potesse, io li sceglierei tutti e tre!
Non solo perché "uniti si vince" ma perché tutte e tre le figure in questione esprimono volti di quel mondo in cui io mi riconosco.
Un mondo plurale, solidale, desideroso di cambiamento, che mette al centro il lavoro e la dignità degli oppressi. Un mondo dove la giustizia e l'uguaglianza dovrebbero essere i criteri di riferimento del legislatore.
Detto questo c'è poco da fantasticare, oggi si chiede concretezza pertanto io scelgo Matteo Renzi.
In lui trovo innanzitutto rappresentata quella che è l'attuale richiesta di ogni cittadino: la sana ambizione di voler cambiare davvero questo Paese.
È vero, Renzi non è propriamente un uomo di Sinistra ma ha sposato coraggiosamente la causa.
Questo significa che dovrà tener conto della storia e dell'identità di un popolo, quello della Sinistra appunto, che per troppi anni ha accettato passivamente l'incoerenza e la poca efficacia dei propri rappresentanti.
La Sinistra saprà certamente aprirsi ma dovrà includere anche le storiche anime riformiste (quella repubblicana, socialista, ecc...) come giustamente Civati ha sottolineato nel suo discorso del 24 novembre alla Convenzione Democratica di Genova.
Cuperlo nello stesso giorno ha precisato quanto sia necessario andare in controtendenza alle politiche che hanno deprezzato in questi anni il valore del Pubblico e hanno svalutato il Lavoro e la dignità dei lavoratori tutti.
Ebbene i tre punti di Renzi vanno in questa direzione: Riforme, Lavoro ed Europa.
Se si assume questa responsabilità, ha dalla sua parte milioni di cittadini.
Io mi schiero con lui ma non intendo definirmi "renziano".
Basta con le correnti interne al Partito Democratico, basta con gli opportunismi, basta con gli uomini soli al comando!
Insieme creiamo una Sinistra plurale capace d'interpretare i bisogni di oggi, riducendo al minimo la burocrazia, favorendo gli star-up delle aziende, firmando accordi migliorativi per la condizione dei lavoratori, risolvendo la crisi del credito bancario, cambiando la comunicazione dei mass media per evidenziare davvero le notizie che contano e non i gossip.
Ripartendo dall'Istruzione certamente Renzi ha scelto un tema a me caro.
Rilevante è la necessità d’irrigare questo paese di cultura senza cedere alle tentazioni di ridurre la spesa per l'istruzione come spesso accade in questa Italia povera di “cervelli”.
Di Cuperlo apprezzo la sua preparazione e la sua chiara identità politica ma serve a poco essere un intellettuale di Sinistra se oggi si predica il cambiamento e fino a ieri si è stati complici dell’inconcludenza parlamentare.
Ora è tempo di dare spazio a una nuova classe dirigente.
Di Civati apprezzo la sua coerenza e il suo coraggio ma non si deve essere a tutti i costi "contro" per apparire.
Di Renzi condivido il motto "orgoglio, dignità e bellezza" siamo in grado, tutti assieme, di cambiare verso?
Io ci metto la faccia, appoggio come futuro segretario democratico Matteo Renzi proprio nella speranza di rimettere in gioco la partecipazione dei cittadini alla vita politica.
L'entusiasmo, anche nei momenti difficili, ci deve dar forza per svoltare.
In Europa il cambiamento porta il nome del Partito Socialista Europeo, Renzi ha chiaramente espresso l'intenzione di aderirvi e così anche gli altri candidati.
Un punto in comune non indifferente perché proprio dalle prossime politiche comunitarie si deciderà il futuro dell'Italia e dell'Europa.