Due parole sulle elezioni
americane.
Ci sono molti italiani
spaventati dalla vittoria di Trump eppure in Patria si fanno trattare come
servi accettando contratti precari, voucher e altre forme ignobili di schiavitù
legalizzata.
Il tutto, senza preoccuparsi
di lottare per un futuro migliore.
Veniamo nel merito dell'ElectionDay.
Spaventato no ma
leggermente preoccupato sì.
Per il resto sono
assolutamente curioso di vedere il nuovo Presidente degli States all'opera.
Ci sarà sicuramente una
distensione dei rapporti USA-Russia e spero che l'Europa ne tragga vantaggio
recuperando i propri valori e prendendo le distanze dalla forte dipendenza
americana che ha raggiunto vari campi (dagli stili di vita all'economia).
Storicamente i populismi
al potere sfociano nelle destre nazionaliste ma la solida democrazia americana
sono certo resisterà a possibili "folli" derive.
Fino ad ora gli americani
hanno avuto una singolare idea di Internazionalismo, esportando i valori
democratici con le bombe, se non altro Trump sarà un isolazionista favorendo
una politica più "domestica", per così dire. Non credo che possa fare
danni maggiori.
Insomma... come dice Obama
"il sole continuerà a tramontare". Nessuna paura!
L'errore più grave della Clinton
è stato quello di non valorizzare le politiche di Barack Obama che faticosamente
(e forse utopicamente) aveva portato avanti e realizzato.
Politiche ambientaliste,
welfare state hanno però ridotto il reddito delle classi medie e questo ha
portato diffidenza tra l'opinione pubblica americana fortemente individualista.
Hillary Clinton avrebbe
dovuto migliorare i punti deboli dell'amministrazione Obama ma la Sinistra liberale
americana è distante dall’idea, tipicamente europea, di Socialdemocrazia.
Sanders forse avrebbe
potuto fare di meglio?
Chi può dirlo... certamente
i democratici statunitensi dovranno ripensare le loro politiche.
Oltre a Donald Trump c’è
un altro vincitore: l’opinione pubblica.
In barba a tutti i
sondaggi (oramai in mano all’establishment), il popolo ci ha ricordato che la
sovranità spetta proprio agli elettori.
La democrazia si è
compiuta.
Noi uomini e donne di
Sinistra abbiamo ora un compito più arduo.
Ridare slancio al merito,
a nuove idee di multiculturalismo, a porre l’accento sulla difesa dell’ambiente,
a ricordarci che uguaglianza e diritti civili devono andare di pari passo con
il progresso economico e culturale.
Non dimentichiamoci
dei giovani perché senza giovani non c’è
futuro come scriveva Nenni.
Nessun commento:
Posta un commento